Mohamadou N’Doye, detto (per gli amici e per chi apprezza la sua arte) “Douts”, è un artista senegalese che si è fatto conoscere per le sue diversificate opere ispirate al caos di Dakar, in particolare alla frenetica esistenza nel quartiere popolare della Médina.
Il suo film d’animazione dal titolo Train Train Medina è una suggestiva e originale rappresentazione di questa mescolanza di volti, passi, colori. Si tratta di un cortometraggio del 2001 che ha reso popolare Douts in Africa e nei circuiti europei attenti all’arte africana. In soli 7 minuti, Mohamadou N’Doye fa rivivere una città, un intero quartiere, attraverso una sapiente unione e interrelazione tra materie quali sabbia, vernice, carta e stoffa, messe in movimento dalle tecniche di animazione. Il risultato è un brulicare di persone, di case, di strade. Le sequenze mostrano un quartiere in pieno cambiamento, dove l’arrivo della “modernità” – con le televisioni e le auto – fa sgretolare un modo di vivere a misura d’uomo, cedendo il passo a un disordine non solo urbano.
Il filo conduttore di “Douts”, nel corso di questi anni, rimane incentrato sulla trasformazione rapida e convulsa delle città africane, con tutti gli effetti, il più delle volte negativi, che tale cambiamento porta con sé. Nelle sue opere definibili plastiche – poiché combinano vari materiali e che si tramutano non solo in cortometraggi, ma anche in quadri tridimensionali – ci sono i colori vivi della sua terra d’origine, il Senegal e da una prospettiva più ampia l’Africa occidentale. Rosso vermiglio, giallo oro, blu turchese e poi ocra e argilla formano un melting pot di donne e uomini, poi animali e veicoli in movimento. Un paesaggio urbano che sembra disordinato, ma che ha al contempo una sua “logica”, un suo equilibrio, seppur delicato.
Diplomato alla Scuola nazionale delle arti di Dakar, Mohamadou N’Doye, classe 1973, ha ottenuto numerosi riconoscimenti e ha esposto le sue opere in varie nazioni, tra cui Francia, Svizzera, Corea e Italia, partecipando poi a numerose Biennali d’Arte (tra le ultime Fair art Jo’burg nel 2008).
“Douts” vive tra la Francia e il Senegal, ma è sempre pronto a partire per una mostra o un incontro d’arte insieme ai suoi colori d’Africa, tra luci e ombre.
Guarda il cortometraggio Train Train Medina
Silvia C. Turrin